Aula-museo con i banchi d’epoca per ricreare la scuola di un tempo

È stata ricreata nella scuola media Dogliotti di Campagna Lupia e ora può essere visitata anche dagli studenti di altri Comuni 
20 Febbraio 2020 Campagnalupia C'era una volta la scuola
20 Febbraio 2020 Campagnalupia C'era una volta la scuola

la curiosità

Un’aula con i banchi e le lavagne del periodo tra le due guerre mondiali per imparare la bella calligrafia. L’aula è stata ricreata all’interno della media Dogliotti di Campagna Lupia: insegnanti delle scuole limitrofe ora possono prenotare una visita per far rivivere ai loro alunni l’atmosfera di un tempo. L’aula trasforma in base alle esigenze delle diverse classi, si analizzano i registri, le pagelle e i quaderni degli anni Trenta e Quaranta. Si imparano i giochi di un tempo, le materie e la storia della scuola tra cambiamenti e riforme, la vita nelle campagne negli anni passati. Si impara la differenza tra le scuole rurali e le scuole di città.

A spiegarlo sono la dirigente scolastica Fiorella Fornasiero e il professor Francesco Zagolin che insegna calligrafia. «A partire dal 2010 mi sono occupato di sistemare gli archivi storici della scuola primaria e secondaria del nostro istituto comprensivo» spiega Zagolin «Ho trovato pagelle e registri di insegnanti a partire dagli anni Venti del Novecento. Nel tempo ho letto tutto questo materiale e ho scoperto fatti e curiosità che hanno animato la vita di Campagna Lupia e frazioni. Nel 2013 ho rinvenuto nello scantinato della primaria “Fratelli Bandiera” di Lughetto vecchi banchi in legno accatastati. Li ho sistemati per creare un angolo storico. Nei plessi “Leopardi” e “Fratelli Bandiera” ho recuperato vecchi armadi, una cattedra, squadre in legno, stecche, bilance, pesi, figure solide geometriche e oggetti, utili per la realizzazione della vecchia aula, persino un vecchio pianoforte. I nonni del paese hanno messo a disposizione pagelle e attestati vari, una vecchia stufa, una vecchia radio. E così nel 2015 l’auletta storica è stata inaugurata».

«Da quel momento in poi l’aula non ha mai rappresentato uno spazio museale» sottolinea la dirigente scolastica «ma uno spazio vivo. Si tengono lezioni di calligrafia con pennino e calamaio ai bimbi delle scuole primarie non solo del nostro Comune, ma, da quest’anno anche di altri Comuni. Di recente è venuta una seconda della scuola primaria di Prozzolo». —

A. Ab.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia