Aperto un fascicolo contro Abdulstar

L’Ordine trevigiano ha deciso di aprire un fascicolo a carico di un altro iscritto, Muhammad Abdulstar, il medico di base iracheno accusato di violenza sessuale da una paziente, mentre lui prestava servizio nel suo ambulatorio per conto dell’Usl 3 Serenissima, a Mestre. Fatti che la donna ha portato alla luce durante un’intervista della trasmissione “Le Iene”. Diversa la versione fornita dal dottor Abdulstar, che si è sempre difeso parlando di un «rapporto consenziente».
Come era nell’aria, la Commissione ordinistica trevigiana ha proceduto ad acquisire numerose prove documentali, testimonianze e dichiarazioni, inserendole nel fascicolo che servirà per decidere sulla sorte del medico. Anche su questa vicenda il presidente dell’Ordine Luigino Guarini preferisce non esporsi. «Il nostro lavoro, così come quello di tutti gli altri Ordini, è di agire quando si viene a conoscenza di situazioni che, per loro natura, richiedono di essere adeguatamente e attentamente approfondite» si limita a dire. La vicenda delle presunte visite a luci rosse da parte del dottor Muhammad Abdulstar è già sotto i riflettori della procura. Due i fascicoli aperti sulla vicenda, come aveva detto il procuratore capo Bruno Cherchi, quando era scoppiato lo scandalo, nelle ore successive alla trasmissione di Italia 1. Uno dei due fascicoli è a carico del medico iracheno con ambulatorio in via Milano, e l’altro della donna che si è rivolta prima ai carabinieri di Mestre e poi alla trasmissione “Le Iene” per denunciare quanto dice di aver subìto nel corso delle visite.
L’ipotesi di reato da cui partono le indagini a carico del medico è quella di violenza sessuale, mentre nella denuncia presentata da Abdulstar a carico della donna viene ipotizzato il reato di diffamazione. Il medico sostiene infatti che la donna non fosse una sua paziente ma soprattutto che i rapporti sessuali tra loro, confermati anche dal medico, fossero consenzienti.
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