Anche la Croazia indaga sulle truffe di Gaiatto

Portogruaro. L’avvocato Milan Markiš ha spiegato giovedì che l’inchiesta è legata a quella in corso a Pordenone e seguita di persona dal procuratore Raffaele Tito
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - GAIATTO FABIO
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PORTOGRUARO. Un'inchiesta sui soldi spariti dalla Venice Investment è stata avviata 10 giorni fa anche in Croazia, sulla scorta di quanto stanno scoprendo i magistrati di Pordenone.

Lo ha reso noto l'avvocato di Rijeka (Croazia) Milan Markiš, che sta seguendo alcune vittime delle truffe. Con questi ultimi, provenienti dal Friuli e dal Veneto, si è riunito giovedì sera in una stanza dell'Hotel Alla Botte. L’avvocato ha illustrato le ultime pieghe dell'inchiesta che vede al centro Fabio Gaiatto, l’ex trader di Portogruaro finito nel mirino della magistratura di Pordenone con le accusato di truffa e appropriazione indebita. Uno dei truffati poche ore prima di questo meeting era stato ricevuto dalla Guardia di Finanza portogruarese, che negli ultimi due mesi ha convocato in caserma oltre 100 persone informate a vario titolo sulla vicenda.

Si è saputo inoltre che da marzo sono state presentate alle Fiamme Gialle più di 60 querele, dando così maggior vigore all'inchiesta, seguita dal procuratore capo di Pordenone in persona, Raffaele Tito. «Le autorità croate», ha detto l’avvocato Milan Markiš, «hanno avviato le indagini su input delle autorità italiane che da tempo seguono questo caso. Non escludo che da qui a breve si arrivi a ipotizzare, sia in Italia che in Croazia, il reato di bancarotta fraudolenta».

La Croazia è da tempo sullo sfondo dell'inchiesta. Convocato a fine aprile in Procura a Pordenone, Gaiatto, difeso dagli avocati Luca Ponti e Loris Tosi, si è professato vittima di due collaboratori “disonesti” che lo hanno privato di 12 milioni di euro, promettendo poi la restituzione dei soldi ricevuti ai clienti. Promessa che però non sarebbe stata per nulla mantenuta, anche se gira voce che un paio di clienti siano stati effettivamente rimborsati negli ultimi giorni.

Una goccia nel mare della truffa che, secondo la Procura, sarebbe stata architettata dall’ex trader di Portogruaro. Ci sono persone che hanno perso 10 mila euro, e si tratta di piccoli investitori; ma ci sono anche clienti di Gaiatto che hanno investito cifre a 6 zeri. Tra questi imprenditori importanti del Veneto orientale. Alla fine della riunione serpeggiava malumore. «Da quello che ci risulta», ha detto uno dei truffati presenti, «soltanto due persone sono stati rimborsate da quando Gaiatto è stato interrogato in Procura a Pordenone».

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