Affonda una barca Allarme inquinamento

caorle
Grave inquinamento al Rio Interno nella tarda serata di mercoledì, per colpa dell’affondamento di una barca. Svariati litri di olio di motore, almeno una decina, sono stati sversati in modo accidentale. È accaduto tra il ponte Saetta e l’ingresso del Porto peschereccio in un punto dove sono ormeggiate diverse imbarcazioni. Il natante era una barca di sei metri di lunghezza di proprietà di un turista che risiede a Conegliano. L’allarme fornito da alcuni passanti è stato raccolto dai vigili del fuoco.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Portogruaro. Una volta sul posto i pompieri hanno verificato che la piccola imbarcazione era stata interessata da una falla e l’acqua oltre ad avere occupato tutto il natante si era insidiata sul motore, della capacità di almeno 300 cavalli. La barca è affondata in pochi minuti e il recupero a questo punto passava in secondo piano. L’olio del motore infatti stava raggiungendo inesorabilmente la zona portuale dove sostano i pescherecci della marineria caorlotta. I pompieri hanno impedito però che ciò accadesse collocando delle barriere che hanno fatto effetto. Solo a emergenza quasi conclusa i vigili del fuoco hanno recuperato la barca. Hanno adottato le motopompe per aspirare la barca. Infine il natante è stato recuperato in modo efficace ed è stato portato via.
La zona in cui era ormeggiata l’imbarcazione affondata è stata momentaneamente interdetta. L’attracco tornerà disponibile non appena ci saranno le condizioni per poter tornare a ospitare una nuova barca del proprietario. L’opera dei pompieri è stata fondamentale. Infatti il traffico acqueo in piena notte dalle 24 in poi è molto intenso e l’avanzare della chiazza oleosa avrebbe potuto rendere inaccessibile l’intero porto. Per fortuna non è stato così. Evitando la parte del Rio Interno circoscritta dalle barriere posizionate dai pompieri le barche hanno potuto raggiungere il mare. Già in primavera nel vicino canale Varoggio era affondata una imbarcazione.
All’epoca la Guardia costiera aveva raccomandato ai proprietari di provvedere in modo puntuale alle manutenzioni delle barche. In questo nuovo episodio è stato scongiurato un disastro ambientale. La prossima volta potrebbe andare peggio. Lo temono gli stessi vigili del fuoco accorsi per l’intervento. —
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